Il Sistema Endocannabinoide cutaneo (SEC) è stato dimostrato nella cute non solo a livello delle terminazioni neuronali: gli endocannabinoidi anandamide e 2-arachidonoilglicerolo (2-AG), i recettori CB1, CB2 e TRPV1 e gli enzimi coinvolti nella biosintesi e nella degradazione degli endocannabinoidi (FAAH, MAGL, ecc…).

I componenti del SEC sono stati ritrovati, in misura diversa, su quasi tutte le cellule che compongono la pelle: cheratinociti epidermiali, melanociti, mastociti, fibroblasti, sebociti, ghiandole sudoripare e persino su alcuni tipi di follicoli piliferi. Nella cute, il ruolo del SEC è quello di regolatore di svariate funzioni: crescita, proliferazione e apoptosi cellulare, risposte infiammatorie ed immunitarie, trasmissione di stimoli sensoriali al sistema nervoso centrale e sintesi di lipidi e di altri componenti dell’epidermide.

Per quanto riguarda la  Psoriasi, i trattamenti attualmente disponibili vanno dall’utilizzo di preparati topici -contenenti emollienti, analoghi della vitamina D, cortisonici, ecc…- e alla fototerapia per le forme lievi-moderate, fino all’utilizzo di terapie sistemiche con ciclosporina, metotrexato, e farmaci biologici, per le forme più gravi.

Nonostante l’efficacia di questi trattamenti, i notevoli effetti collaterali che comportano, spingono per la ricerca di nuove terapie.

I cannabinoidi hanno mostrato risultati promettenti nel trattamento della psoriasi. Diversi sono i meccanismi proposti: effetti antiproliferativi sui cheratinociti, inibizione dell’azione delle cellule immunitarie (macrofagi e linfociti), del rilascio di citochine infiammatorie e dall’angiogenesi. (2)

I recettori CB2, per la loro localizzazione sulle cellule immunitarie, sembrerebbero quelli maggiormente coinvolti in queste azioni. Anche il CB1 e i recettori PPARγ, svolgono un ruolo importante nella psoriasi. Vari studi pre-clinici hanno dimostrato la validità di fitocannabinoidi o analoghi che, agendo su questi recettori, migliorano i sintomi della psoriasi.

Anche nelle dermatiti, varie ricerche dimostrano che modulare l’azione del SEC potrebbe dare buoni risultati. In uno studio condotto su animali da laboratorio, si è visto che i recettori CB2 sono coinvolti nelle dermatiti da contatto, così chiamate perché causate dal contatto con agenti irritanti o allergeni: utilizzando sia agonisti che antagonisti del CB2, si aveva un aumento dell’infiammazione, ma, utilizzando degli agonisti inversi (che si legano e inattivano il recettore), sia per via sistemica che topica, si otteneva una diminuzione dell’infiammazione.

Infine nel Prurito dermatologico l’applicazione dei cannabinoidi è molto promettente perché sono coinvolti in tale sensazione  sia i recettori CB1 e CB2 che il TRPV1